Dirigenti esperti di Hexagon promuovono la diversità e la sostenibilità nel settore geospaziale
Autori: Eva Carranza è Head of Sustainability di Hexagon, Adina Gillespie è Vicepresidente di Geospatial Content Solutions per la divisione Geosystems di Hexagon
All'inizio di quest'anno, la divisione Geosystems di Hexagon ha annunciato che Eva Carranza, responsabile della sostenibilità di Hexagon, sarà la patrona del World Geospatial Industry Council (WGIC) e che Adina Gillespie, vicepresidente delle iniziative strategiche per le soluzioni di contenuto geospaziale della divisione Geosystems di Hexagon, entrerà a far parte dell’Advisory Council, consiglio consultivo dell'associazione. Le nomine delle dirigenti Carranza e Gillespie nel consiglio di amministrazione del WGIC rafforzano l'impegno dell'azienda nel promuovere la sostenibilità e la diversità nel settore geospaziale.
Congratulazioni per le loro nomine! Eva, sei divenuta la patrona del WGIC. A quali obiettivi darai la priorità?
Eva Carranza: Quale responsabile della sostenibilità per Hexagon, le mie priorità sono in linea con l’impegno alla sostenibilità di Hexagon. Un aspetto fondamentale è lo sfruttamento delle tecnologie geospaziali per affrontare sfide globali come il cambiamento climatico, la gestione delle risorse e la protezione della natura. Promuovendo l'adozione e l'uso di dati e tecnologie geospaziali, possiamo consentire un processo decisionale più informato e mettere organizzazioni e governi in condizione di intraprendere azioni sostenibili. Credo fermamente che i dati geospaziali rivestano un ruolo cruciale nel promuovere cambiamenti positivi per il nostro pianeta e le nostre comunità. Lavoreremo a stretto contatto con le aziende associate al WGIC e con le parti interessate per sviluppare iniziative che supportino l'attuazione dei piani nazionali di adattamento al clima e la gestione delle risorse naturali, fornendo approfondimenti sulle risorse commerciali e promuovendo la collaborazione tra gli operatori del settore per creare soluzioni innovative.
Alina, il WGIC raggruppa l'industria geospaziale e promuove la collaborazione in modo da sfruttare gli sforzi dei suoi membri per ottenere il massimo impatto. Come funziona nella pratica?
Adina Gillespie: È esattamente così e trovo che sia molto gratificante. Il WGIC funge da piattaforma per avvicinare piccole e grandi aziende geospaziali di tutto il mondo. Unendo queste parti interessate, condividiamo le nostre conoscenze, competenze e risorse collettive per affrontare sfide comuni. Il WGIC fornisce al settore anche lo spazio per impegnarsi con altre associazioni e organismi convocati da governi, ONG e accademie.
Come esempio di questo sforzo collaborativo nella pratica, il WGIC riunisce gruppi di esperti tra i suoi membri per sviluppare e fornire rapporti sull'industria e sulle politiche che vengono utilizzati da un ampio spettro del settore geospaziale. Questi rapporti sono di attualità e forniscono informazioni chiave sulla tecnologia geospaziale (ad esempio la realtà digitale, il monitoraggio delle emissioni e le infrastrutture resilienti), proponendo al contempo approcci a partenariati collaborativi che creano un impatto.
Data la vostra vasta esperienza e i risultati ottenuti nella vostra carriera, quali particolari prospettive e insights apportate in qualità di rappresentanti di Hexagon?
Eva Carranza: Ho un bagaglio d’esperienza in tematiche ESG e contribuisco a una comprensione approfondita dell'intersezione tra sostenibilità, tecnologia e business. Ho sviluppato e implementato strategie di sostenibilità e sono stata testimone del potere trasformativo dei dati geospaziali nel promuovere pratiche sostenibili all'interno delle organizzazioni; ma sono anche consapevole degli ostacoli e delle sfide. Sono fiduciosa che la comunità WGIC trarrà beneficio da questi insights e dalle migliori pratiche che abbiamo identificato.
Adina Gillespie: Come vicepresidente delle iniziative strategiche per le soluzioni di contenuto geospaziale della divisione Geosystems di Hexagon offro una solida esperienza nella pianificazione strategica, nell'analisi di mercato e nelle partnership industriali. La mia attenzione si è focalizzata sull'individuazione di opportunità di crescita e innovazione nel settore geospaziale. Questa esperienza mi permette di contribuire agli sforzi del WGIC per identificare le tendenze emergenti, promuovere la collaborazione e favorire lo sviluppo di nuove soluzioni geospaziali.
Ritenete che la nomina di due esperte donne negli organi direttivi delle associazioni sia un passo significativo verso la promozione della diversità e dell'inclusione nel settore?
Eva Carranza: Il fattore rappresentativo conta. L'inclusione di una serie di esperti con background diversi contribuisce a portare in primo piano particolari prospettive e insights. Inoltre, mettendo in risalto le storie di successo e celebrando i risultati raggiunti dalle donne professioniste, possiamo ispirare le generazioni future e incoraggiare un maggior numero di donne a intraprendere una carriera in questo campo.
Come intendete sfruttare la vostra esperienza e influenza all'interno dell'associazione di settore per sostenere la crescita professionale e l'avanzamento delle donne in questo campo?
Adina Gillespie: Sosteniamo l'inclusione di voci diverse nei processi decisionali e garantiamo che le diverse prospettive siano rappresentate e valorizzate. Ciò comporta l'impegno con i dirigenti del settore e le parti interessate per promuovere una cultura d'inclusione e di pari opportunità.
Collaboriamo inoltre con associazioni e organizzazioni del settore per valutare come rispondere alle sfide specifiche affrontate dalle donne nel campo geospaziale. Ci auguriamo di vedere un maggiore numero di tutoraggi, di sviluppi delle competenze, di opportunità di networking e di ambienti di supporto per l'avanzamento nella carriera. E all'interno delle nostre partnership industriali, incoraggiamo una rappresentanza diversificata in sede di sviluppo delle nuove idee (e ideali) per il futuro della comunità geospaziale.
Quali sono le iniziative o i progetti più rilevanti che hanno fatto passi significativi nella promozione della diversità e dell'inclusività all'interno del settore geospaziale?
Adina Gillespie: Siamo a un punto di svolta: la diversità, l'equità e l'inclusione stanno rapidamente diventando temi scottanti, in quanto il volto del settore geospaziale sta cambiando. In molte conferenze geospaziali sono previste sessioni dedicate ai DEI, e spesso il WGIC è alla guida di questi sforzi. I grandi operatori del settore, come Hexagon ed ESRI, stanno inserendo la diversità, l'equità e la giustizia sociale nelle loro maggiori conferenze per gli utenti. Lo stesso WGIC ha creato un premio annuale, il DEI Trailblazer Award, per il riconoscimento degli sforzi della leadership industriale nel promuovere la diversità e l'inclusività.
L'iniziativa meno riconosciuta che porta alla diversità e all'inclusività è quella dei dirigenti del settore che si sfidano a fare da mentori a persone che non assomigliano a loro. Io stessa ho beneficiato di tali opportunità. Auspichiamo di vederne altre, in quanto si sta formando una nuova generazione di dirigenti geospaziali.
Qual è il messaggio che Hexagon trasmette con la decisione di assegnare questi ruoli importanti a entrambe voi, dirigenti donne affermate?
Eva Carranza: Hexagon riconosce i risultati ottenuti a prescindere dal background. Le nomine riflettono l’impegno a riconoscere i risultati ottenuti e le competenze individuali. Nel frattempo, Hexagon amplia le prospettive e le idee che verranno portate al tavolo e sostiene una più ampia comprensione delle esigenze del settore. Ciò migliorerà l'inclusione in questo campo industriale, aiuterà ad attrarre un pool diversificato di talenti e partner e renderà il settore ancora più adatto a risolvere le sfide della società.